FRATTAMAGGIORE – Un incubo per tutti a ciel sereno quello che è accaduto ieri, lunedì 5 ottobre, intorno a mezzogiorno presso la stazione di Frattamaggiore – Grumo Nevano (NA). Un ragazzo di soli 17 anni ha perso la vita investito da un treno. Dopo solo angoscia, dolore e senso di impotenza. Il giovane pare fosse uno studente della Ragioneria ISIS Filangieri della cittadina. Uscito da scuola dopo le lezioni, è andato ad attendere il treno intercity per ritornare a casa come faceva tutti i giorni. Poi, non ci si spiega ancora come e perché, si è incamminato verso i binari ed è stato travolto dal convoglio 501 che da Sestri Levante conduce a Napoli Centrale. Per terra il suo zaino lasciato sotto la pensilina. Il conducente del treno ha provato a frenare, ma ogni tentativo è stato vano. Il ragazzo è morto sul colpo.
Tra lo shock e l’incredulità dei testimoni, immediato è stato sul posto l’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi del 118 i quali purtroppo hanno solo potuto constatare il decesso della vittima. Il padre ne ha subito confermato l’identità. Per diverse ore la circolazione ferroviaria del tratto coinvolto è stata ovviamente interrotta, offrendo al pubblico dei mezzi di trasporto alternativi per i collegamenti interessati. Da subito aperte le indagini, ma ecco affiorare le prime indiscrezioni e rivelazioni: dapprima la notizia straziante di un incidente e poi, in un secondo momento, l’angoscia di un’ipotesi di suicidio che inizia a farsi strada fra le coscienze di chi conosceva il 17enne.
Dino – così lo chiamavano tutti – sembra soffrisse di crisi di depressione che già in passato l’avrebbero spinto a tentare il suicidio più di una volta, avrebbe spiegato il padre. Anche gli inquirenti iniziano dunque a escludere la possibilità che il minorenne sia stato investito in maniera del tutta fortuita attraversando i binari senza accorgersi del treno in arrivo. Si scarta la carta della fatalità e si reputa sempre più attendibile l’idea che Dino possa essersi gettato di proposito contro il treno in corsa. Con intrepida ansia si attendono ora i responsi della polizia scientifica nella speranza che riescano ad aiutare una ricostruzione accurata delle dinamiche dell’accaduto.
Intanto fra gli amici e i compagni di scuola del ragazzo l’ipotesi del suicidio viene avvalorata dallo stato Whatsapp del profilo di Dino aggiornato appena il giorno prima della raccapricciante fine: “Dopo aver svaligiato 4 siti anime e aver raggiunto la bellezza di 352 anime non so più che vedere. La messa è finita, vado in pace”. Molti leggono in queste parole un congedo dalla vita in vista di un premeditato gesto di disperazione. Scelta che, a questo punto, possiamo notare sarebbe per le modalità piuttosto affine con i frequenti suicidi dei giovani giapponesi presso le stazioni ferroviarie delle metropoli nipponiche. In realtà per il momento nessuna verità.
di Valentina Mazzella
Mi fa paura il suicidio??