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A Napoli la mostra Meta – illusioni

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NAPOLI – ovvero dallo scatto fotografico alla percezione della realtà in mostra con Nicola Evangelisti /Cynthia Greig/ Michal Macku/Pilar Soberon/ Philippe Soussana Villa di Donato a Napoli dal 27 novembre 2014 al 10 gennaio 2015. La storia è quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione” (Julian Barnes, Il senso di una fine), oppure per dirla con Magritte: *“Ceci n’est pas une pipe”. Cinque artisti da 5 nazioni per una carrellata sulla fotografia contemporanea che ha per minimo comun denominatore la riproduzione della realtà in chiave surrealista e metafisica. Il surreale, il verso deformato della realtà, l’invenzione di uno scenario inesistente o esistente sotto forme differenti, entrano in gioco per soggettivizzare un messaggio. Un neosurrealismo, una meta-fotografia in cui il “concetto”, l’idea, diventano l’unico supporto e il fine stesso dello scatto fotografico. “ Si opera attraverso “visual Hybrids” cioè attraverso degli “ibridi visivi” che comportano trasformazione (C. Greig*), distorsione e duplicazione della realtà (P. Soussan, M.Machu), per aderire ad una percezione nuova di una realtà diversa; una fotografia “percettiva”, che offre una nuova e inesplorata visione delle cose del mondo (P.Soberon) – spiega Cynthia Penna, curatrice della mostra”. Una riflessione sullo spazio e le sue modificazioni(*N.Evangelisti*), ma anche sulla modificazione dei tempi, o degli oggetti o della percezione degli stessi. Tutto si permea di sottili ambiguità e trasmutazioni; la visione gioca sulla dicotomia tra identità e ricordo: ricerca di identificazione di una realtà oggettuale, conosciuta e perdita continua di questa identificazione; la perdita di riferimenti oggettivi induce uno stravolgimento della codificazione della percezione.

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