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Al Bellini di Napoli lo spettacolo Qualcuno volò sul nido del cuculo

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NAPOLI – Al Teatro Bellini: da Broadway ad Aversa contro le ingiustizie, con “Qualcuno volò sul nido del cuculo”E’ in scena dal 10 al 19  aprile in prima assoluta in Italia, di Dale Wassermann,  dal romanzo di Ken Kesey  e  adattato da Maurizio De Giovanni,  regia Alessandro Gassmann. La nuova versione  riveduta è uno spaccato di vita degli anni 80′  ambientato nell ospedale pschiatrico di Aversa,  quando coesistevano ancora trattamenti discriminatori e disumani: contenzione, elettroshock,  e la  temutissima lobotomia per ridurre l’aggressività. La storia seppur  in un contesto tragico  con tematiche sociali forti, malattia, diversità,coercizione alla privazione, troverà momenti  esilaranti   all’arrivo di un nuovo paziente da “studiare,” Dario Danise, giovane napoletano, ribelle  verso le regole imposte rigidamente all’interno del nosocomio, Una carica energetica entrerà  in un contesto apparentemente spento che riuscirà a risvegliare nei compagni di sventura,  la consapevolezza al diritto  di esprimere liberamente  le proprie  emozioni  e i propri desideri. “E’ un grido di denuncia”   Dario,  scuote le coscienze porta  scompiglio e disordine. erigendosi a paladino  nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto e crudele
che si concluderà tragicamente  ma riscatterà una vita  fino ad allora sregolata e inconcludente.Attraverso di lui i pazienti riusciranno a individuare qualcosa che continuava ad essere negato: la speranza di essere compresi, di poter assumere il controllo della propria vita, la speranza di essere liberi (Alessandro Gassmann)
Ciò che non era stato capace di costruire la terapia medica lo costruirà il rapporto umano di Dario: ” è una grande storia  che racconta  quello che tutti abbiamo in comune: sentimenti, amicizia, amore, disperazione, nessuno può fingere di non sentire quello che le grandi storie hanno da comunicare  note dell’autore dell’adattamento  Maurizio De Giovanni) Non mancheranno videografie d’impatto per trasmettere  allucinazioni e sogni , quando privati del televisore, avranno in comune  la visione  di Tancredi che segna un gol ai mondiali dell 82 .Ad incalzare le tensioni  fino all’esplosione  dell’ agognata libertà accompagneranno lo drammaturgia musiche elettriche e  corde  che faranno da sfondo a personaggi folli, affascinanti e toccanti  in tutto ciò che fanno.

di Gabriella Romano

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