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“Carosello Carosone”: un omaggio al genio musicale del grande artista e uomo

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RECENSIONE – Leggero, spensierato e colorato il film “Carosello Carosone” con la regia di Lucio Pellegrini trasmesso ieri sera su Rai1 in prima serata. Secondo i migliori pronostici, il prodotto ha pienamente soddisfatto le aspettative più ottimiste del pubblico. È un altro piccolo bijou realizzato dalla Rai Fiction in collaborazione con la Groenlandia, capace di trasmettere buonumore agli spettatori. Un omaggio al grande maestro Renato Carosone che è uno dei musicisti della storia italiana più famosi a livello internazionale. Non solo, è stato anche un artista capace di portare la canzone napoletana a spasso per il mondo.

Pregevole l’interpretazione del cast che del resto ha annoverato nomi già sinonimi di garanzia. Attori giovani, ma di talento. Presta il volto al protagonista Eduardo Scarpetta, trisnipote omonimo del commediografo napoletano e volto già noto per aver recitato in tv ne “L’amica geniale” e al cinema in “Capri-Revolution” di Martone. Non da meno sono Vincenzo Nemolato (Paradise, Gomorra – La serie) nei panni di Gegè Di Giacomo, il batterista-fantasista sempre con Carosone, e la splendida Ludovica Martino (Eva di “Skam Italia” e non solo) come Lita Levidi, la moglie del musicista.

La sceneggiatura si è concentrata sugli eventi dall’anno del diploma a Napoli in pianoforte presso il conservatorio di San Pietro a Majella fino al ritiro dalle scene nel picco del successo a 39 anni. Sono stati narrati i viaggi, i sacrifici, piccoli aneddoti, gli incredibili traguardi e i piccoli drammi familiari di Carosone. Il tutto con un ritmo incalzante e un montaggio alle volte frenetico, ma sempre perfettamente in linea con le musiche del maestro che si rivelano squisitamente il cuore pulsante del film. Musiche che per l’occasione sono state curate da Stefano Bollani con notevole diligenza.

La nota più preziosa sicuramente è stata la scelta di porre attenzione non solo sulla figura di Renato Carosone in qualità di personaggio pubblico. Si è posto l’accento anche sull’uomo che è stato lontano dal palco e dai riflettori, sul Renato Carosone persona che nel privato era un figlio, un marito e un padre devoto alla famiglia e agli amici. Tenerissima la sua storia d’amore con Lita che decise di sposare nonostante i pregiudizi del tempo che non giudicavano con riguardo una ragazza-madre. Da lì in poi un matrimonio durato 63 anni durante i quali Carosone ha sempre fatto da padre al figlio di lei, Pino. Una verità fra l’altro emersa solo di recente, in quanto a lungo insabbiata a causa della mentalità retrograda dell’epoca. Una notizia che evidenzia il valore aggiunto di un artista brillante che innanzitutto è stato un’anima generosa oltre che un indiscusso genio della musica.

Di Valentina Mazzella

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