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Covid: Campania, prima regione per contagi in Italia. Torna l’obbligo di mascherina anche all’aperto.

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Ph. di Fabio Sasso/FPA

Sono 248 i nuovi contagi su 4.901 tamponi effettuati. De Luca firma una nuova ordinanza che proroga fino al 4 ottobre l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto.

Numeri mai registrati in Campania che hanno spinto il neo riconfermato Presidente Vincenzo De Luca, ad adottare provvedimenti drastici per arginare la situazione.

Ieri, a conclusione della riunione dell’Unità di Crisi Covid-19, il Governatore ha firmato il nuovo provvedimento che reintroduce da giovedi’ 24 settembre fino a domenica 4 ottobre, l’obbligo di indossare la mascherina in tutte le ore del giorno anche in spazi aperti, fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza della rilevazione quotidiana dei dati epidemiologici della Regione.

Una decisione resa necessaria dall’impennata di nuovi casi che ha portato la Campania in cima alla lista per numero di contagi in Italia, con 248 positivi secondo il bollettino dell’Unita’ di Crisi della Regione Campania del 23 settembre, facendo contare in totale 10.907 positivi in tutta la regione.

Al Cotugno si registra un aumento drastico dei ricoveri e dei posti occupati nelle terapie intensive e sono ricomparse anche flle di cittadini davanti all’ospedale per sottoporsi al tampone. La situazione non e’ diversa anche negli altri presidi sanitari cittadini dove salgono i ricoveri. L’Asl Napoli 1 rende noto che sono 91 i nuovi ingressi in ospedale, di cui 9 in terapia intensiva. In totale sono in isolamento domiciliare 1.549 cittadini campani.

La nuova ordinanza dunque, conferma “le disposizioni concernenti l’obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e utenti degli uffici pubblici aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il dipartimento di prevenzione della Asl competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 gradi C°”. Inoltre, dispone “l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva”.

Per i titolari di esercizi commerciali, culturali, ricreativi e comunque aperti al pubblico, non all’aperto, “e’ obbligatoria la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio e di assicurare la presenza di dispenser di gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 gradi”.

Inoltre, per rendere tempestiva la corretta ricostruzione degli eventuali casi da “contatto stretto”, vi è l’obbligo della identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori attraverso la rilevazione e conservazione dei dati con idoneo documento di identità”.

Nello stesso testo della disposizione, si sottolinea che la responsabilità dei cittadini nel rispetto delle misure di prevenzione e di quarantena raccomandate dalle autorità sanitarie, resta un elemento cruciale e ineludibile per contrastare la diffusione dell’infezione.

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