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Covid, Campania verso la zona arancione. Domani il nuovo decreto del ministro Speranza

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Ph. Fabio Sasso/F.P.A.
Ph. Fabio Sasso/F.P.A.

Il nuovo provvedimento in vigore da domenica 6 dicembre. Raggiunta intesa per l’assistenza domiciliare specialistica.

Un doppio passaggio quello che attende la Campania nei prossimi giorni fino alle festività di Natale. Domani il ministro della Salute, Roberto Speranza, dovrebbe varare il nuovo dpcm che assegnerebbe, secondo alcune indiscrezioni, la zona arancione (meno probabile la zona gialla) alla Campania a partire da domenica 6 dicembre e, se la curva dei contagi, come si prevede, dovesse subire un ulteriore rallentamento, a metà mese si potrebbe tornare in zona gialla.

Scende, infatti, al 9,3%, l’incidenza dei positivi rispetto ai tamponi processati con 1.842 nuovi casi, di cui 185 sintomatici e 1657 asintomatici, su 19 mila 759 tamponi nelle ultime 24 ore.  Anche i ricoveri continuano a calare, con173 persone in terapia intensiva, su 656 posti letto disponibili. Il tasso di occupazione è pari al 26%. I ricoverati in degenza, secondo il bollettino dell’Unità di crisi regionale, sono 2.064, 35 meno di ieri, su 3.160 posti disponibili nel pubblico e nel privato.Resta alto, invece, il numero delle vittime: 43 decessi, di cui 22  nelle ultime 48 ore e 22 in precedenza ma registrate ieri.

Intanto, se i dati invitano a un cauto ottimismo, Walter Ricciardi, consulente del Ministro Speranza, evidenzia ancora criticità  per gli ospedali campani. “La Campania, sta migliorando lentamente – ha dichiarato Ricciardi a Rai Radio1- ma è una delle regioni dove la pressione sugli ospedali è più forte, in particolare su quelli più grandi, come il Cardarelli”.

Sul fronte sanitario, oggi è attesa l’apertura dei reparti di specializzazione del nuovo Covid hospital del San Giovanni Bosco, un presidio dedicato ai pazienti colpiti dal coronavirus e con comorbidità di rilievo. Saranno disponibili otto posti di ortopedia, 15 di chirurgia generale, vascolare e neurochirurgica, 12 di cardiologia, di cui quattro di terapia intensiva coronarica, e quattro di terapia intensiva. “L’apertura dei reparti di specializzazione – sottolinea il direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva – comporta certamente un alleggerimento degli altri ospedali e anche un abbattimento maggiore del rischio di contagio per i pazienti, che diversamente sarebbero stati trattati, anche se con i percorsi dedicati, in ambiente promiscuo”.

Intanto, la giunta regionale ha approvato il nuovo accordo stralcio e relative delibere per il potenziamento dell’assistenza domiciliare che prevede il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale nella sorveglianza epidemiologica Covid-19 e dei medici specialisti ambulatoriali. Approvate anche le nuove indicazioni per la durata dell’isolamento e quarantena con relative attività e competenze che attuano una revisione del protocollo operativo delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) e le linee di indirizzo per esecuzione del test antigenico rapido per la ricerca di positivi.

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