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IL NAPOLI AL CHECK UP

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Napoli – Dopo la buona prestazione di Torino, è tempo a Napoli di mettere un po’ d’ordine.

Sono tanti infatti i tifosi, e non solo, che non sanno più quale è il vero del Napoli, il suo valore, i suoi obiettivi.

Gli azzurri dell’ultimo mese sono stati infatti altalenanti, come risultati e prestazioni.

Iniziamo dai risultati, partendo dalla partita di Bergamo, genesi di questo periodo di brillantezza a metà. Da allora il Napoli ha perso quattro volte: Bergamo appunto, Roma e Besiktas al San Paolo e a Torino con la Juve.

Ebbene, al netto dell’analisi a caldo, tre sconfitte su quattro possono starci: l’Atalanta continua a sorprendere avendo totalizzato 16 punti sugli ultimi 18 disponibili; Juve e Roma poi hanno rose che verosimilmente possono battere il Napoli, soprattutto se gli azzurri mancano di uomini chiave come l’esperto Albiol e soprattutto Milik.

La sconfitta che stona è quella in Champions contro un modesto Besiktas, ma anche lì tutto è recuperabile. Al Napoli potrebbero bastare quattro, cinque punti per qualificarsi, compito alla portata degli uomini di Sarri.

Magari non come “prima” del girone, ma oggettivamente poco importa. L’obiettivo in Champions è passare il turno, il resto è tutto di guadagnato.

Anzi il Napoli, andando troppo avanti in Champions, competizione che sicuramente non vincerebbe, rischia di restare indietro in campionato, dove quest’anno le pretendenti ai primi tre posti sono aumentate.

E veniamo alle vittorie contro Empoli e Crotone. In molti hanno criticato il risultati troppo “stretti” contro queste squadrette. Ma è realmente così? Contro un Crotone in crescita il Napoli in dieci ha portato a casa i tre punti; cinico e concreto contro un Empoli che segna poco ma, classifica alla mano, è una delle migliori difese.

Quello che sta mancando è un po’ il gioco, anche se già contro la Juve il Napoli ha regalato tratti di grande calcio. In ogni caso è dura giocare senza centravanti, ruolo indispensabile perché funzionino i meccanismi di Sarri; ed è dura giocare ogni tre giorni.

Tirando le somme quindi, la qualificazione agli ottavi di Champions è in pugno; stesso discorso per il secondo-terzo posto in campionato, vero obiettivo del Napoli.

Da queste pagine si era detto che il Napoli potesse essere un competitor della Juve per lo scudetto. Ma si erano poste alcune condizioni: che la Juve avesse un calo, finora mai registrato, sebbene non siano invincibili; e che il Napoli potesse contare sull’intera rosa. L’infortunio di Milik è troppo pesante, essendo il polacco l’unico centravanti di ruolo.

In ogni caso il Napoli è lì, a lottare per i suoi obiettivi stagionali e con un gioco che sta tornando. Se poi ci si aspettava scudetto e Champions, uniti a gioco sempre spettacolare, meglio trasferirsi in Baviera o in Spagna.

di Mario Civitaquale

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