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Impianto di compostaggio a Scampia entro la primavera del 2016: polemiche dalla Rete Commons e dall’ala destra della giunta comunale

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NAPOLI – Per quanto molte siano state le sollecitazioni ad un impianto di compostaggio nella città di Napoli, ora che il sindaco De Magistris ha annunciato l’inizio del progetto nel quartiere di Scampia, non sono mancate le polemiche. Innanzitutto, laddove nessuna impresa dovesse investire dopo la pubblicazione del bando di gara, la Gesco si occuperà della gestione dell’impianto.

Le opinioni, a tal riguardo, sono molto discordanti. Secondo il presidente dell’Asia, Raffaele Del Giudice, quello di Scampia sarà un «progetto di cristallo», mentre il primo cittadino partenopeo, oltre a sottolineare un risparmio di 40 euro per ogni tonnellata di rifiuti umidi, pone l’accento sulle nuove assunzioni che l’impianto porterà. Ad essere contrari, invece, il presidente dell’VIII Municipalità Angelo Pisani e la maggior parte dell’ala di opposizione della giunta comunale. L’imprenditore Gianni Lettieri, candidato a sindaco di Napoli nel 2011, ha replicato contro l’ex magistrato con il seguente tweet: «Scampia rinasce con università e centri di eccellenza. Non con impianti di compostaggio che vuole fare De Magistris. Pronti alle barricate». Nonostante tutto, il sindaco non torna sui suoi passi, e sottolinea che l’impianto di compostaggio sarà ultimato entro la primavera del 2016.

NOTA DELLA RETE COMMONS – Aspre sono state le parole da parte degli attivisti della Rete Commons, che hanno lasciato la seguente nota: «Abbiamo sempre difeso la costruzione di un impianto di compostaggio (almeno uno!) nella città di Napoli, come scelta strategica contro un piano rifiuti fondato su discariche ed inceneritori. Ma quello che sta avvenendo in questi giorni nella nostra città è l’ennesima prova di come l’amministrazione De Magistris abbia una idea assolutamente distorta del concetto di “partecipazione” alle scelte che si fanno sul futuro dei territori. Ora è chiaro in merito alla partecipazione dei comitati sulle scelte in materia ambientale Luigi De Magistris è un uragano di chiacchiere”. A denunciarlo in una nota gli attivisti della rete Commons. “Appena pochi giorni fa – hanno scritto – la notizia dell’indizione del bando per la tombatura della discarica di Chiaiano. Un fatto rilevante, rispetto al quale da circa un anno abbiamo chiesto al Comune di Napoli la formazione di una cabina di regia permanente per valutare il progetto di tombatura, monitorare i lavori ed avere un meccanismo di controllo ed interfaccia con le aziende. I lavori sono stati messi a bando senza nemmeno comunicare ai comitati cosa stava succedendo”. Gli attivisti, che da sempre lottano sul territorio e che mantengono alta l’attenzione sulle condizioni delle discariche nel napoletano hanno sottolineato che “da mesi, insieme ad altre realtà sociali e di base di Scampia e della VIII Municipalità, favorevoli al compostaggio, abbiamo sollecitato il Comune di Napoli per un coinvolgimento diretto sulla questione oltre a chiedere la realizzazione di alcune opere sul territorio (spostamento campo rom in alloggi dignitosi; apertura svincolo asse mediano; spostamento autoparco ASIA; miglioramento differenziata nella VIII Municipalità; solo per citarne alcuni) come precondizione per la realizzazione dell’impianto. Non solo la giunta De Magistris non ha dato risposte al territorio ma con estrema arroganza presenta il progetto senza nemmeno confrontarsi con i comitati.»

di Paolo Leardi

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