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“Le Farfalle sotto l’arco di Tito”: la presentazione del libro di Chiara Pesenti presso AZIMVT

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Pomigliano d’Arco – Si legge il titolo sulla copertina e, almeno per i più attenti fra i banchi di scuola, si torna con la mente alle reminiscenze degli studi liceali. Eppure non abbiamo fra le mani nessuna lirica delle Odi Barbare del Carducci. “Le farfalle sotto l’arco di Tito” è infatti il titolo del romanzo di Chiara Pesenti che sabato 28 gennaio 2017, alle ore 18:30, verrà presentato presso lo spazio d’arte contemporanea AZIMVT di Pomigliano d’Arco (NA).

I visitatori verranno accolti in un estroso ambiente valorizzato da dalle opere in esposizione alle pareti e non solo. La serata sarà condotta dall’artista francese Christophe Mourey, direttore artistico dello spazio, e naturalmente parteciperà all’evento la scrittrice che i presenti avranno così modo di incontrare di persona.

“Le farfalle sotto l’arco di Tito” è un romanzo che con tanta ironia narra la storia di una protagonista, Cheddonna, che ogni giorno affronta le imprese del quotidiano senza rinunciare al suo adorato tacco 12. Ad esempio fra queste c’è il cimentarsi in cucina fra pesce scongelato, precotti, cibo in scatola e bistecche bruciacchiate o l’occuparsi del M.A.M.A. (il Movimento Anonimo Mamme Apprensive) di cui è presidentessa. E nel mentre trovare anche il tempo per sgomitare nel mondo dell’editoria e realizzare il proprio sogno: pubblicare un libro di ricette (ricette che, per inciso, prevedono sempre cibo scongelato o precotto). Il racconto è poi arricchito da tanti personaggi che creano spunti per far ora sorridere e ora riflettere il lettore sulle tematiche più disparate: MioMarito, NonnaNenna, IlPrincipe, Fulvia, Lastregadisopra, Tuttisuoi? e Anchemiei, Losplendido  e altri ancora.

Ma il titolo che ci aveva fatto pensare a Giosuè Carducci? Sì, trae origine proprio dalle Odi Barbare. La scelta di Chiara Pesenti non è casuale. Nasce dall’interrogativo o forse dalla risposta che l’autrice dà a se stessa e a noi lettori con questo libro: la possibilità delle cose futili e superficiali di coesistere con quelle più importanti, la fattibile convivenza dei sogni e dei desideri con la molteplicità dei problemi e contrattempi quotidiani.

Di Valentina Mazzella

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