Home Cultura L’Irlanda rivoluzionaria e la metamorfosi di Fassbender.

L’Irlanda rivoluzionaria e la metamorfosi di Fassbender.

1843

Napoli – Un esordio complicato ed estremamente impegnativo per il regista britannico Steve McQueen.1981, il corpo scheletrito del ribelle Bobby Sands, militante dell’IRA (Irish Republican Army), che lotterà fino all’ultimo respiro contro l’intransigenza del governo britannico, teso ad eliminare lo status di prigionieri politici ai paramilitari della resistenza irlandese.

Comincia così la “rivolta della coperta”, durante la quale i prigionieri rifiuteranno di indossare le divise carcerarie, frutto di una repressione assurda e molto simile ad una “captivitas” animale piuttosto che umana.

Un film cerebrale che porterà lo spettatore ad entrare nel corpo del protagonista passo dopo passo, osservandone in modo quantomai crudo la lenta agonia degli ultimi giorni di vita, ma soprattutto di protesta.

Una figura che si renderà imponente agli occhi di una Nazione, il tutto mosso da un ideale che lo accompagnerà sotto forma di ossessione nella sua scelta estrema, fino al raggiungimento dello scopo prefissato in partenza: l’agognata unificazione del Paese.

Culminante nel faccia a faccia con il prete-confessore Michael Cunningham in cui il film interromperà il suo silenzio, illustrando in 20 minuti di dialogo tutti i princìpi che muovono l’intera opera, sia del regista che del ribelle.

Pellicola contemporanea frutto non dell’illusione, ma basata sulla coscienza.

Bobby Sands ci lascia uno scritto, quel “The diary of Bobby Sands” in cui afferma che è la repressione a creare lo spirito rivoluzionario della libertà.

La Storia ne prende atto, confermandolo purtroppo in più di un’occasione.

E’ così difficile arrivare ad una forma democratica di dialogo? O bisogna sfociare nell’estremo per ottenere dei risultati?

Non lasciamo incustoditi nei nostri pensieri eroi di tale spessore, non lasciamo che vengano rimossi, dimenticati in quel qualunquismo che spesso ci bussa alla porta.

HUNGER – S. McQueen (2008)

Di Jacopo Menna

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