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L’ultima regina di Napoli

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Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.

 

Novantotto anni fa moriva l’ultima regina di Napoli, Maria Sofia. Maria Sofia di Wittelsbach nacque in Baviera nel 1841. Era bellissima. Alta, occhi neri e capelli castani. Era la sorella di Elisabetta (la principessa Sissi), futura imperatrice d’Austria.

La regina di Napoli si sposΓ² per procura con Francesco II di Borbone nel 1859 dopo averlo conosciuto solo attraverso un ritratto in miniatura. Quando si incontrarono dal vivo, furono nuovamente celebrate le nozze.

Francesco II di Borbone (nato a Napoli nel 1836) salì al trono di Napoli il 22 maggio del 1859 e Maria Sofia divenne regina a soli 18 anni.

All’arrivo di Garibaldi, la regina incoraggiΓ² il re a guidare la difesa del regno e divenne, in poco tempo, il simbolo della Resistenza. Per scongiurare a Napoli gli orrori di una guerra, la coppia si imbarcΓ² per Gaeta.

Con l’esercito borbonico, i reali combatterono per la difesa del Regno delle Due Sicilie dall’attacco dei piemontesi, ma il 13 febbraio del 1861 Gaeta fu espugnata. La coppia fu ospitata da Papa Pio IXΒ al Quirinale.

Intanto, perΓ², Maria Sofia divenne un mito e fu etichettata come la “regina soldato” o la “Giovanna D’Arco”. Questo spiega l’ostilitΓ  di coloro che ordirono una misera campagna diffamatoria, divulgando fotomontaggi che la mostravano in pose scandalose.

Nel 1869 la coppia ebbe una figlia, Maria Cristina. La piccola però visse solo pochi mesi. Nel 1870 il re e la regina lasciarono Roma per stabilirsi a Parigi e, successivamente, nel Trentino dove nel 1894 Francesco II morì.

Maria Sofia si stabilì da vedova a Monaco. Visse fino al 18 gennaio del 1925. Le sue spoglie, insieme a quelle del marito e della figlia, si trovano a Napoli, nella Basilica di Santa Chiara.

 

Saluti cordiali,

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco (NA).

 

 

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