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Moda: alla fashion week di Milano N° 21 porta in passerella i volti di Napoli 

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La sensualità, l’erotismo, i contrasti e gli eccessi della città di origine del direttore creativo Alessandro Dell”Acqua

In passerella effetti trompe l’oeil e i giochi di contrasti sottolineano lo spirito della collezione. E ancora, trasparenze velette, lingerie esibita e il bianco come colore dominante. Questo il cuore della collezione primavera estate 2024 di Alessandro Dell’Acqua direttore creativo per N° 21. Un omaggio a Napoli, città natale dello stilista, che incarna “l’animo aristocratico e quello popolano, la cultura e la carnalità, la finta moralità e la sfacciata sensualità naturale”.

 

“Non ho paura di usare i cliché e di elaborarli: per me – spiega – Napoli non è un’esperienza perché rappresenta le mie origini. Sulla scorta della mia conoscenza di questa città in cui tutto si sovrappone, ho costruito l’immaginario di una collezione leggera, aerea, ottimista”. Una collezione ispirata dall’osservazione del reale dove “riaffiorano le ispirazioni al Cristo Velato del Sammartino e un altro a San Lorenzo – continua dell’ Acqua – il quartiere che contiene la Cappella Sanservero che lo custodisce, insieme a tutte le contraddizioni locali. Nascono da qui gli effetti di trompe l’oeil che non sono contenuti nell’immagine ma nella forma. In questo percorso mi sono fatto aiutare dai tessuti e da materiali che ho utilizzato fuori contesto».

Così l’abito in organza ha il davanti tagliato e cucito come se fosse una giacca e la gonna di un tailleur, mentre tutti i tailleur e gli abiti sottoveste sono costruiti con il tessuto della veletta sul quale sono state cucite centinaia di paillettes. Anche le camicie maschili in cotone a righe sono sovrapposte dal tessuto delle velette, mentre canotte e slip dell’underwear maschile in cotone appaiono a vista sotto gonne e giacche.

“Ho voluto raccontare un mondo femminile che non ha un solo punto di vista ma che – conclude il direttore creativo – riesce a contenere la drammaticità, la giocosità, la leggerezza e la sensualità. Tutto in un racconto disincantato che procede dall’osservazione del reale”.

 

 

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