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Napoli: a Palazzo Reale, al via la conferenza Unesco per la tutela del Patrimonio

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Dal 27 al 29 Novembre i rappresentanti ed esperti dei 194 Stati membri Unesco si riuniscono per un confronto sulle nuove sfide poste al Patrimonio

Nelle sale di Palazzo Reale di Napoli, oggi al via il primo giorno della Conferenza Unesco Cultural Heritage in the 21st Century che vede riuniti, dal 27 al 29 novembre, rappresentanti ed esperti dei 194 Stati membri Unesco con l’obiettivo di promuovere una riflessione sulle nuove sfide poste al Patrimonio.

La Conferenza, voluta dal vice-presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, e dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è organizzata da Maeci e MiC, con il contributo del Comune di Napoli.

L’inizio dei lavori della Conferenza e’ stato affidato al messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha parlato di come questo evento costituisca “una preziosa occasione per avviare accresciute sinergie nell’applicazione della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale”.

Tra i temi principali che i delegati affronteranno nella tre giorni di incontri e dibattiti spiccano il rapporto tra beni materiali e immateriali, i cambiamenti climatici e il loro impatto negativo sulla tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e dei monumenti, la lotta al traffico illecito dei beni culturali che colpisce in modo particolare l’Italia e la Grecia, l’urbanizzazione eccessiva e come evitare che il turismo diventi insostenibile. I delegati in questi giorni effettueranno anche visite presso alcuni dei principali siti culturali, storci, artistici e museali della città di Napoli.

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, parteciperà mercoledì 29 novembre alla sessione ministeriale della Conferenza Unesco sul Patrimonio Culturale nel XXI secolo. “Il Patrimonio va conservato, promosso e soprattutto difeso dalle minacce che lo insidiano. Prendersene cura, in maniera corale e condivisa, può contribuire a trasformare i luoghi di guerra in laboratori di pace, favorendo la rinascita dei territori e dei loro popoli” – ha commentato il Vicepremier Tajani.

“L’Italia vanta un’eccezionale esperienza da condividere, riconosciutaci al livello globale anche grazie al primato per numero di Siti iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale, oltre agli elementi iscritti nella Lista del Patrimonio Immateriale, come la Dieta mediterranea e l’Arte del pizzaiuolo napoletano. Siamo inoltre in prima linea nella lotta contro il traffico illecito dei beni culturali, sia attraverso l’azione dei Comando dei Carabinieri TPC sia mediante l’attivo e convinto impegno delle Missioni archeologiche italiane per il recupero e restauro del Patrimonio artistico di Paesi in condizioni di crisi: Iraq, Siria, Libano, Libia e più recentemente in Ucraina”.

Il 29 pomeriggio il Vicepremier Tajani, insieme al Ministro Sangiuliano e alla presenza della Direttrice Generale dell’Unesco Azoulay, lanceranno quindi la Call for ActionThe Spirit of Naples“, punto di partenza ed auspicabilmente riferimento nel futuro per avviare un accresciuto dialogo e rafforzate sinergie tra le Convenzioni Unesco sul Patrimonio materiale ed immateriale, nonché per consolidare il ruolo della Cultura come bene pubblico globale. La Conferenza porrà particolare attenzione all’Africa, continente prioritario per l’Unesco e per il Governo italiano. “Vogliamo offrire supporto ai Paesi africani e ai Paesi del Sud Globale affinché il loro Patrimonio sia più rappresentato nelle liste UNESCO, e quindi tutelato. L’Italia mette a disposizione le proprie esperienze e competenze per raggiungere tale importante traguardo, al fine di una più bilanciata rappresentatività di tutta la Membership nelle Liste”, ha concluso Tajani.

 

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