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Napoli: Scene di guerriglia durante la prima notte di coprifuoco. Il Questore: “Comportamento criminale”.

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Ph. Fabio Sasso/FPA

Ferro e fuoco ieri in zona Santa Lucia ad opera di una frangia di infiltrati che ha fatto degenerare la protesta iniziata pacificamente. Dura la condanna del Questore di Napoli, Alessandro Giuliano: “Nessuna condizione di disagio può giustificare la violenza”. Nuova ordinanza attesa nelle prossime ore.

Napoli – In centinaia ieri sera sono scesi in piazza per protestare contro la decisione dell’imminente lockdown annunciato da De Luca in diretta Facebook. L’appello ad unirsi al Flash Mob davanti alla sede della Regione in zona Santa Lucia, e’ partito dai  social.

La protesta, iniziata pacificamente, e’ degenerata quando una frangia di manifestanti, si e’ staccata dal corteo, iniziando a lanciare oggetti, petardi e bombe carta nei pressi della sede della Regione in zona Santa Lucia, in via Cesaro Console, sul lungomare.  Le auto in sosta sono state colpite con catene, i cassonetti rovesciati e dati al fuoco. Le forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa, sono intervenute con il lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

Scene di vera e propria guerriglia ad opera di infiltrati che hanno messo a ferro e fuoco la zona. Aggredita anche la troupe di Sky che stava documentando gli scontri. Nei vicoli del centro storico, intorno all’università Orientale, centinaia di persone hanno bloccato anche la circolazione pedonale.

Dura la condanna del Questore di Napoli, Alessandro Giuliano: “Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza.”

E il Viminale oggi conferma che i responsabili degli atti di violenza, che nulla hanno a che vedere con i cittadini che erano legittimamente in strada a protestare in maniera pacifica, fanno parte di frange estreme del tifo organizzato, antagonisti, clan e movimenti di estrema destra.

Intanto in Regione, si lavora alla nuova ordinanza. Il provvedimento e’ atteso nelle prossime ore e il modello di riferimento sarà quello di marzo con chiusure generalizzate ad eccezione delle attività ritenute essenziali. Previsto anche il blocco della mobilità se non per motivi di lavoro o urgenti e indifferibili.

“Misure necessarie” secondo De Luca, per arginare una situazione ormai fuori controllo, con numeri in crescita progressiva, che nella sola giornata di ieri hanno fatto registrare 2.280 positivi su 15800 tamponi, con un’incidenza del 14,5%. Il lockdown, molto probabilmente, sarà previsto fino al ponte dell’Immacolata, “permettendo – secondo l’auspicio di De Luca – di arrivare a Natale, in condizioni migliori” .

 

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