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Volano sedie e manganellate tra disoccupati e polizia prima del comizio di Zingaretti

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Ph. Fabio Sasso/FPA

Napoli – Scontri in via Chiaia tra polizia e disoccupati, dinanzi al teatro Sannazaro, poco prima dell’arrivo a Napoli del leader Pd Nicola Zingaretti, per l’apertura della campagna elettorale delle Europee. Almeno 4 persone ferite, di cui tre manifestanti sarebbero stati trasportati in ospedale, e 6 contusi tra manifestanti e agenti. A promuovere la manifestazione, il Movimento  “7 novembre”, sigla che più volte in questi anni è scesa in piazza per chiedere lavoro e per protestare contro il governatore della Regione.

La manifestazione andava avanti da  oltre mezz’ora: slogan gridati contro il Pd, anche sotto la pioggia battente, a distanza sempre più ravvicinata dalla fila di agenti schierati in assetto antisommossa , quando è scattata la scintilla.  Stando alle prime ricostruzioni,  tutto è precipitato quando uno dei manifestanti ha strappato un manifesto del Pd, dall’ingresso del teatro, e lo brandiva attaccando il partito. Uno dei militanti Dem ha protestato (“Chi ti da il permesso di fare a pezzi questo manifesto, chi ti credi di essere ?”)   e forse li ha apostrofati, sono scattati insulti, poi si è passati alle mani. Nella mischia ormai fuori controllo, il gruppo dei disoccupati ha più volte toccato la barriera della polizia, che ha risposto con la carica e i manganelli.

“Il congresso per me è finito, ho le mie idee ma sarò il segretario di tutto il Pd. Tutti devono sapere che una persona sola non ce la farà mai, ogni leader ha bisogno di una comunità” ha detto il segretario del Partito democratico al pubblico del teatro Sannazaro.
“Nessuno credeva che avremmo portato un milione e 600mila votanti alle primarie del Pd – ha aggiunto Zingaretti – perché davano la nostra storia archiviata. Solo grazie a una partecipazione popolare diffusa abbiamo detto all’Italia che c’è ancora una parte di storia bellissima da scrivere per la democrazia italiana e vogliamo contribuire a scriverla. Ma questo non lo farà un leader da solo”, ha concluso.

Poi il segretario Dem attacca il ministro dell’Interno: “Salvini riempie le piazze in Sicilia, ma il voto da quelle parti per lui è stato un flop.
Questo va denunciato. Salvini – ha aggiunto Zingaretti – ha fatto una straordinaria operazione politica trasformando un partito chiuso al nord in una forza nazionale. Ma questo modello è fondato solo su una parola, la parola odio”.

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