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Aversa: violenta aggressione in carcere, “ora Basta” protesta il sindacato

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Sembra davvero non avere fine la spirale di violenza che contraddistingue le carceri, per adulti e minori, della Campania. Questa volta è nella Casa di reclusione “Filippo Saporito” di aversa che si è consumata l’ennesima folle aggressione ad alcuni poliziotti. Come spiega il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, “la situazione nel carcere di Aversa è davvero allarmante. Ieri due Assistenti Capo ed un Sovrintendente di Polizia Penitenziaria dovevano accompagnare un detenuto in ospedale per un TSO: ma l’uomo, un ristretto africano, li ha proditoriamente colpiti con calci e pugni, tanto da rendere necessario il loro accompagnamento al Pronto soccorso. Una violenza folle ed inaccettabile, in un contesto di alta tensione, in cui anche la mancanza di adeguati provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti che alterano l’ordine e la sicurezza interna, aggredendo e ferendo il personale di Polizia Penitenziaria, è un segnale estremamente negativo per la stessa tutela ed incolumità fisica degli Agenti”.

Capece stigmatizza il grave episodio ed esprime solidarietà ai tre poliziotti coinvolti: “Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi in Campania. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi del Reparto di Aversa: ma quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni… Abbiamo bisogno di personale, il rischio fa parte del nostro lavoro, ne siamo consapevoli, ma giocare al massacro con livelli di sicurezza che non permettono minimamente di tutelare l’incolumità dei lavoratori non è accettabile!”. “Il SAPPE”, prosegue, “accusa ancora una volta l’Amministrazione Penitenziaria di scarsa attenzione sulla problematica dei detenuti stranieri e psichiatrici che sta rendendo il lavoro della Polizia Penitenziaria sempre più difficile”. Per questo, il leader del SAPPE “auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno”. E si rivolge in particolare al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo: “Al Capo DAP Russo rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

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