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Chiara Samugheo e l’arte di esaltare il bello ed evidenziare i contrasti.

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Avellino- presso la galleria d’arte Axrt Contemporary Gallery è in esposizione la mostra Raffaella| Uno stile di vita della fotografa Chiara Samugheo. Non tutti sanno che quest’ultima è stata la prima donna ad affermarsi come fotografa professionista in tutta Italia. Nasce a Bari nel 1925 come Chiara Paparella, nel 1953 parte alla volta di Milano dove frequenta l’ambiente intellettuale di Enzo Biagi, Giorgio Strehler e Pier Paolo Pasolini. Successivamente entra in contatto con Pasquale Prunas, suo compagno di vita, che la esorta a sostituire il suo cognome con Samugheo. Realizza importanti servizi fotografici e cura le copertine delle riviste più prestigiose e soprattutto dalla fine degli anni 50 inizierà a fotografare molte star internazionali come Sophia Loren, Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Liz Taylor, Vittorio Gassman , Raffaella Carrà e tanti altri. Ciò che differenzia la Samugheo dai suoi colleghi, è la capacità di creare con il suo soggetto un dialogo e una profonda intimità , facendoli trapelare dalle sue fotografie. Mediante l’utilizzo di contrasti cromatici forti e la sua essenzialità spoglia le celebrità di tutto il loro sfarzo, facendo emergere la loro vera personalità, avvicinandoli in tal modo alle persone comuni, rivelandole autentiche . Ciò che più colpisce è che riesce  a posare il suo sguardo attento e sterile di pregiudizi su volti ed espressioni, dimostrando che la fotografia non è frutto della macchina fotografica ma dell’occhio, della mente e del cuore.  Chiara Samugheo – Amazzone della fotografia- racconta mediante i suoi scatti lo sviluppo della società , dalla dolce vita ai palazzi di governo, immortalando tra le varie personalità anche Quasimodo, Moravia e molti altri. La fotografa ha rivelato in più occasioni di essere stata costretta a scappare da Bari, dal momento che in quell’ambiente la donna era chiamata solamente a trovare marito e se ciò non accadeva, quest’ultima veniva esonerata dalla società. Ora vive a Nizza e cura il suo atelier in Rue Droite. La Samugheo, dunque, non è solo una fotografa eccezionale ma incarna lo spirito dell’emancipazione  femminile, essendosi addentrata in un mondo che a quei tempi era riservato ai soli uomini. Tutti abbiamo il diritto , almeno una volta nella vita, di visitare una sua mostra fotografica, per poter comprendere tutti i sacrifici, le rinunce, le soddisfazioni, la perseveranza, il coraggio e la passione di questa splendida artista.

Ecco a voi l’unica e inimitabile Chiara Samugheo.

 

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