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COMICON, boom di visitatori per la fiera del fumetto, ma la gestione dei numeri è ancora inadeguata

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Foto di Valentina Mazzella.

NAPOLI —  Ieri è terminata un’altra edizione del COMICON di Napoli. Nel frattempo sono già state annunciate le nuove date. L’anno prossimo la fiera si terrà dal 1 al 4 maggio 2025. In quest’occasione la Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta ha ospitato quasi 175mila visitatori. Nei quattro giorni della manifestazione, dal 25 al 28 aprile, il pubblico è stato intrattenuto con un vastissimo programma di appuntamenti. Proiezioni, concerti, interviste, raduni, convegni, firmacopie, contest e tantissime altre attività interessanti.

Letteralmente impossibile partecipare a tutti gli eventi. Non solo per una questione di tempo e di orari sovrapposti. Per restare in tema nerd, servirebbe la Giratempo di Hermione Granger. A dirla tutta diventa matematicamente ostico gestire un così alto numero di persone. Anche banalmente per una questione di capienza e sicurezza degli ambienti, certi spettacoli sono diventati “esclusivi” per forza di cause maggiori. Esempio eclatante il concerto di Giorgio Vanni che si è tenuto giovedì 25 aprile nell’Arena Flegrea alle 17:30.

Con la sua capienza da 6mila posti, l’Arena Flegrea è la più grande del Mezzogiorno. Eppure, nel contesto della fiera, è risultata uno spazio ridotto per ospitare i visitatori desiderosi di assistere. Mentre sul palco si esibiva in maniera eccellente Vanni, all’esterno è stato negato l’accesso a un numero impressionante di fan già dalle ore 16:30. Naturalmente per legittimi e sacrosanti motivi di sicurezza, per non ostruire le vie di evacuazione in caso di emergenza. Tuttavia la folla bloccata dalle transenne ha creato altrettanto pericolosa calca e l’episodio ha lasciato l’amaro in bocca a quanti speravano di ascoltare cantare dal vivo il Capitano.

La criticità del numero esorbitante di visitatori al COMICON appare evidente anche nell’esigenza fisiologica di recarsi in bagno. Alcune toilette sono diventate presto fuori servizio e le file per il proprio turno potevano necessitare anche di oltre mezz’ora. File lunghe, ma mai quanto quelle per l’ingresso al mattino. Pertanto, dal punto di vista economico, siamo orgogliosi che il COMICON di Napoli stia diventando altamente popolare. Dall’altra ci si rende obiettivamente conto di come forse la sua organizzazione non sia ancora adeguatamente pronta ad accogliere un numero così esorbitante di visitatori in termini puramente gestionali.

Anno dopo anno, il costo dei biglietti e dell’abbonamento continua a lievitare. I comiconiani più fedeli e affezionati non abbandonano la nave perché considerano la fiera come un luogo dal forte carico emotivo. Eppure si resta obiettivi anche nel valutare le pecche che innegabilmente ci sono. Molto apprezzato, invece, per gli amanti del cosplay, la presenza di uno stand “SOS cosplay” per correre in aiuto di quanti potevano avere un qualsiasi problema con il proprio costume. In conclusione, terminata anche questa edizione, non ci resta che aspettare l’anno prossimo per scoprire nuove sorprese!

Articolo e galleria fotografica di Valentina Mazzella

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