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Covid: in Campania ancora 1750 positivi. I primi stop a scuola

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Il tasso di incidenza e’ pari all’11%. A Torre Annunziata nei tre plessi dell’istituto comprensivo Parini-Rovigliano torna la Dad per il contagio di un collaboratore scolastico

Secondo l’ultimo bollettino dell’unità di crisi della Regione Campania, resta ancora alto il numero dei positivi: 1750 nelle ultime 24 ore con una tasso d’ incidenza dell’11,01%. Dall’inizio della pandemia sono 6mila i decessi per Covid, 52 le persone decedute nelle ultime 48 ore. 2.112 sono, invece, le persone guarite. In lieve aumento anche il numero dei posti letto occupati nelle terapie intensive 153, i posti occupati, 3 in piu’ di ieri.  Calano, invece, i posti letto occupati in degenza: 1524 contro i 1536 di ieri.

Ma, intanto, gia’ solo sul fronte scuola arrivano i primi stop. A Torre Annunziata, dopo che un collaboratore scolastico e’ risultato positivo, nei tre plessi dell’istituto comprensivo Parini-Rovigliano di Torre Annunziata torna la Dad. Mentre in alcune scuole superiori di Castellammare di Stabia da questa mattina, gli studenti hanno proclamato cinque giorni di sciopero. Il Liceo Severi non partecipa alle lezioni in nessuna forma, mentre il Classico “Plinio Seniore” tutti gli studenti partecipano alle lezioni in Dad anche la quota del 50 per cento che questa mattina avrebbe dovuto essere in classe. Lo “sciopero” era una decisione annunciata, ma dopo l’incontro che si e’ svolto ieri sera con l’assessore all’Istruzione, Maria Romano, e’ diventata ufficiale. L’intenzione degli studenti e’ di non tornare in presenza al 100 per cento come stabilito dal decreto Draghi. E i presidi sono d’accordo con i ragazzi. Le motivazioni dello sciopero sono l’affollamento e la disorganizzazione degli orari dei trasporti, la sicurezza in classe, che – secondo gli studenti – verrebbe meno con la presenza al 100 per cento in aule piccole e per molte ore di presenza.

Mentra gli studenti dell’Universita’ Orientale di Napoli hanno organizzato una sala studio all’aperto, davanti Palazzo Giusso, la sede principale, per protestare contro “l’inerzia” dei vertici dell’Università:”Nonostante le molteplici interlocuzioni avute, promesse fatte e parole spese, il Rettore e l’Ateneo continuano a non impegnarsi per consentire un graduale e sicuro ritorno in sede”, scrivono gli studenti sui social.

 

 

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