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Gallerie d’Italia, “Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo”: ultimi giorni della mostra

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NAPOLI — La mostra “Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo” è deliziosamente curata nei dettagli. Allestita dallo scorso 23 novembre presso le Gallerie d’Italia in Via Toledo, è ancora possibile visitarla entro domenica 7 aprile.

La mostra occupa gli spazi del primo piano di Palazzo Piacentini con un percorso organizzato egregiamente. L’iniziativa è stata curata da Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano. Si è inoltre avvalsa della collaborazione dell’Institut Français di Napoli.

Gli appassionati hanno dunque a disposizione gli ultimi giorni per recuperare un’esposizione temporanea che racconta un periodo affascinante della città partenopea: gli anni dal 1808 al 1815, quando a Napoli regnò Gioacchino Murat con sua moglie Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone. La coppia fu molto amata dal popolo. Lo dimostra la frequenza con cui i due sovrani e i quattro figli furono spesso rappresentati in dipinti a olio, ritratti su carta e sculture.

Per il Regno di Napoli il governo di Gioacchino Murat costituì un’occasione di progresso e nuovo splendore. La capitale visse un’epoca di straordinarie trasformazioni sociali, economiche e urbanistiche. La famiglia Murat godeva, culturalmente, di un gusto moderno plasmato a Parigi. Nella città del Vesuvio divenne così protagonista di una fantastica opera di mecenatismo. Le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e l’amata residenza privata di Portici testimoniarono un incredibile impulso del mondo delle arti.

A Napoli Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte accolsero innumerevoli pittori, poeti e musicisti. Per realizzare la mostra “Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo”, Gallerie d’Italia ha chiesto in prestito diverse opere provenienti da prestigiose collezioni europee. Nell’esposizione abbiamo quadri del Belvedere di Vienna (partner della mostra), dell’Accademia di Belle Arti di Vienna, della Biblioteca Nazionale Austriaca, del Castello di Fontainebleau e di Versailles. 

La menzione dei musei austriaci non sorprende perché un grande protetto dei coniugi Murat fu il pittore viennese Joseph Rebell. Non a caso l’artista si rivela uno dei maggiori protagonisti di questa mostra. Rebell visse in Italia, non sempre con continuità, tra il 1812 e il 1824. In particolar modo soggiornò spesso a Napoli. Come altri suoi colleghi, manifestò subito una predilezione per il vedutismo e la pittura dei paesaggi. Le sue rappresentazioni della città e del Golfo, all’epoca, hanno sicuramente contribuito ad accrescere il mito della bellezza di Napoli, da lui immortala sempre con un speciale attenzione sulla luce e sulla forza della natura.

Articolo e galleria fotografica di Valentina Mazzella:

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