Home Cronaca Green pass: ristoratori Napoli, ‘Restrizione ingiustificata, ci sentiamo delle cavie”

Green pass: ristoratori Napoli, ‘Restrizione ingiustificata, ci sentiamo delle cavie”

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Da domani entra il vigore l’obbligo di esibire il green pass per i locali al chiuso

Da domani si dovra’ esibire il green pass dell’avvenuta vaccinazione per tutti coloro che vorranno sedersi a mangiare o a bere in un locale al chiuso. Tra le associazioni di categoria c’e’ molta preoccupazione per la ricaduta che le nuove limitazioni avranno sulle loro attività già fortemente provate da mesi di chiusura forzata.

”Ci sentiamo delle cavie – sottolinea Massimo Di Porzio, presidente Fipe Confcommercio Campania – come categoria saremmo stati d’accordo se l’utilizzo del green pass fosse stato adottato in presenza di zone gialle e arancioni cosi’ da evitare nuove chiusure e per l’accesso in tutti i luoghi al chiuso anche per i trasporti. Invece ancora una volta ci troviamo di fronte a un provvedimento che per noi costituisce una restrizione, una limitazione che non ha ragione di esistere. Cosi’ si continua a penalizzare solo la ristorazione”. A preoccupare sono da una parte le disparita’ tra locali che hanno uno spazio all’aperto e quelli che invece ne sono privi e dall’altra la risposta dei potenziali clienti. ”I locali con soli posti al chiuso potrebbero essere penalizzati da vicini concorrenti con posti all’aperto – sottolinea Di Porzio – e inoltre non bisogna dimenticare che nuclei familiari con bambini di 12, 13 anni che non hanno ancora avuto il vaccino, cosa molto frequente considerando che il 40 per cento della popolazione non e’ ancora stato vaccinato, saranno costretti a non scegliere locali al chiuso”.

All’ingresso di ogni locale dovrà esserci un addetto che prima di permettere l’accesso, chiederà di esibire il green pass la cui autenticità sarà verificata con un lettore, un tablet o un Qr code  attraverso l’App ministeriale ‘Verifica C-19′, ma intanto i ristoratori fanno sapere che non intendono chiedere ai clienti anche un documento d’identità.

”La legge non lo prevede – afferma Di Porzio – noi non siamo pubblici ufficiali e questa non puo’ essere una nostra responsabilita”’. Nonostante le difficolta’ e le critiche, in vista del debutto del green pass anche un auspicio. ”Il mio augurio – conclude Di Porzio – e’ che con il green pass le persone si sentano piu’ sicure e magari anche chi non usciva a mangiare fuori ora lo fara’ sapendo che tutte le persone all’interno dei locali sono vaccinate”.

Intanto e’ partito sui social un tam tam di locali tra Napoli e provincia che pur di nn essere ulteriormente penalizzati nelle loro attivita’, hanno deciso di rispettare l’obbligo e di permettere l’accesso ai clienti senza richiedre documenti e certificato verde.

 

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