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I calciatori polacchi del Napoli in crisi

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Napoli– L’arrivo di Ancelotti sulla panchina azzurra ha prodotto una grande  variazione nel modo di giocare: ed in particolare una maggiore flessibilità tattica che ha determinato  una conseguente imprevedibilità nel modo di attaccare gli avversari ed una difesa quasi impenetrabile. Ciò ha permesso ad alcuni giocatori di accrescere il proprio valore a suon di grandi prestazioni. Un esempio è il nuovo arrivato Fabian Ruiz che sta attraversando un periodo di forma strepitosa. Oltre ai nuovi arrivati, ci sono anche molti giocatori che, nella gestione Sarri, erano ai margini della rosa, ad esser stati valorizzati dal lavoro del nuovo tecnico: ad esempio Maksimović, che prima sembrava un oggetto misterioso, ora appare tutt’altro giocatore, anche in virtù delle convincenti prestazioni in Champions League.

Non si può, tuttavia, non sottolineare l’unica nota stonata di questo avvio di stagione: le deludenti prestazioni di Milik e Zielinski. Entrambi i polacchi, per motivi differenti, non stanno riuscendo ad esprimere tutto il loro enorme potenziale. Il primo non è ancora stato in grado di dare il proprio contributo, oltre che in termini di reti, anche di gioco di squadra, apparendo troppo spesso statico e poco reattivo. Abituato al gioco di Sarri in cui doveva mantenere la posizione in area di rigore, non riesce ad abituarsi a partire da più dietro ed inserirsi al momento giusto.

I motivi, invece, per cui Zielinski non riesce a fare il salto di qualità sono da ricercare in più cause: la nuova collocazione sulla fascia, forse più a suo agio come mezzala o trequartista, lo costringe, sia, ad un maggior lavoro fisico che lo rende poco lucido nel momento delle scelte finale, sia soprattutto a non riuscire ad inserirsi in area di rigore, come faceva molto bene da interno. Un’altra differenza potrebbe esser legata alla mancata maturazione, soprattutto mentale e di continuità, che al momento lo rende non adatto ad essere titolare e giocare tante partite in una squadra impegnata a così alti livelli. Considerando, però, le qualità di entrambi i calciatori, e soprattutto quelle del tecnico partenopeo, è probabile che entrambi riusciranno progressivamente ad esprimere tutto il loro potenziale tecnico e tattico.

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