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IL COLPO DELLA STREGA

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di Mario Civitaquale

Napoli Il colpo della strega è un episodio di lombalgia acuta che si manifesta con un dolore particolarmente intenso localizzato nella bassa schiena, un trauma secco ed improvviso che si risolve nel giro di 2 o 3 giorni ma che richiede poi un periodo ben più lungo per la scomparsa completa del dolore.

E’la diagnosi, datata 03-12-2017, del Milan di Gattuso.

Si perché i rossoneri, all’esordio col nuovo tecnico, regalano al Benevento il primo storico punto nella massima serie, dopo addirittura quindici partite di campionato disputate.

O meglio è il Benevento a regalare il pareggio al Milan.

Ancora una volta infatti i giallorossi disputano una partita più che dignitosa. E ancora una volta stavano rischiando di finire il match a zero punti.

E’una della squadre di medio-bassa classifica che gioca il miglior calcio, propositivo, divertente, mai banale.

Puntualmente però i sanniti pagano errori individuali, che costano sistematicamente gol avversari.

Poche le partite in cui il Benevento ha realmente meritato di perdere. A memoria Napoli, Roma, Lazio e forse Fiorentina. Il che è tutto dire, visto il calibro degli avversari.

I giallorossi campani hanno buone individualità che, sebbene non sono da piazzamento europeo, sono almeno da tranquilla salvezza.

Pagano 2 scotti.

Innanzitutto la mancanza di un centravanti da serie A, che in questa categoria serve come il pane.

In secondo luogo, un mercato incompleto, dove si è pescato più fra i migliori profili della scorsa serie B che tra i mediocri ma più affidabili calciatori con esperienza di A.

Col senno di poi, un errore pesante.

Ma oggi non è il caso di pensarci, oggi che arriva il primo punto in Serie A ad opera addirittura di chi era partito come portiere di riserva, Alberto Brignoli, che nei pali non era stato impeccabile, agevolando i due gol rossoneri in una partita rocambolesca.

Il Vigorito era già stato protagonista di finali di partita pazzeschi.

Ma è sbalorditivo quello che è successo contro il Milan all’ultimo minuto di recupero, con l’estremo difensore che in tuffo supera il collega Donnarumma su sviluppo di corner.

Si può essere eroi in un minuto in un giorno incredibile in questa terra di miti.

 

 

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