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Il Museo Madre dalla parte delle donne: Baby Pit Stop con Unicef e Soroptimist.

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Mariolina Coppola, presidente Soroptimist: “L’obiettivo di questa campagna è sostenere le politiche legate alle famiglie, alle nascite e a sensibilizzare tutti sull’allattamento nei luoghi pubblici”.

Napoli, presentato ieri al Madre, il museo di arte contemporanea Donnaregina, nel centro storico, il progetto Baby Pit Stop, promosso da Unicef e Soroptimist, associazione di donne di elevata qualificazione professionale per la sviluppo del potenziale e il sostegno all’avanzamento della condizione femminile.

Il progetto, prevede l’allestimento presso il Museo, di uno spazio dedicato alle donne e ai bambini così come stabilito dalla Convezione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’area di sosta sarà attrezzata con una poltrona comoda, fasciatoio e giochi per bambini, per creare un ambiente protetto e confortevole che consenta alle mamme di sentirsi a proprio agio per allattare e accudire i propri bambini.

I Bps Unicef sono caratterizzati dalla presenza di partner istituzionali e dalla verifica periodica d’idoneità degli standard previsti da parte di Babyconsumers, associazione per la tutela dei diritti dei consumatori. Sono già presenti in molte città d’Italia, soprattutto al Nord, all’interno di farmacie, ospedali, spazi comunali, aeroporti, negozi e centri commerciali e ora puntano ad aprire zone confort per le mamme in biblioteche e musei.

L’iniziativa, sostenuta da Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre e da San Carlo per il sociale, vuole rilanciare l’importanza della maternità e favorire l’allattamento al seno, un momento tanto naturale e salutare per la crescita dei bambini.

“L’obiettivo di questa campagna è sostenere le politiche legate alle famiglie, alle nascite e a sensibilizzare tutti sull’allattamento nei luoghi pubblici – ha dichiarato Mariolina Coppola, presidente nazionale Soroptimist, “…solo il 10% delle mamme continua ad allattare oltre i 6 mesi di vita perché l’allattamento non è favorito in nessun luogo. Questo è il motivo dei progetti baby pit stop”.

“La qualità dei servizi e l’attenzione verso tutti i pubblici sono la cifra del nuovo passo del Madre, per un museo sempre più all’avanguardia nell’accoglienza”, ha detto la presidente della Fondazione Donnaregina, Laura Valente.

“Bellissima iniziativa”, ha affermato Emilia Narciso, delegata Unicef per la Campania, “le nostre città sono ancora lontane dal diventare città amiche delle bambine e dei bambini. Promuovere l’allattamento al seno in un luogo di cultura per eccellenza, luogo di crescita della persona, ci dà l’occasione di riflettere molto su un mondo è sempre meno attento alle donne in un momento particolarmente delicato quale, quello dei primi mesi di vita dei bambini. La sinergia tra associazioni che credono e lavorano per cambiare i territori vicini e lontani si dimostra ancora una volta una strada da percorrere con sicurezza. Unicef e Soroptimist continueranno insieme a promuovere iniziative a sostegno delle donne, dei bambini, delle famiglie e dei territori”, ha concluso Emilia Narciso.

 Alla presentazione hanno partecipato anche Ciro Verdoliva, direttore generale Asl Napoli1 Centro e Stefania Brancaccio, vicepresidente di Coelmo, l’azienda che donerà i giocattoli al Museo.

G.S.

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