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La denuncia di Anaao Assomed: “Al fronte senza preparazione. Chiediamo tutele per i nostri medici”.

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Ph. Fabio Sasso/F.P.A.
Ph. Fabio Sasso/F.P.A.

Il d-Day di Anaao Assomed per manifestare contro l’utilizzo improprio di alcuni specialisti nella gestione dell’emergenza coronavirus.

Si e’ svolta oggi la mobilitazione del d-Day di Anaao Assomed, il sindacato che raccoglie circa 23.000 medici ospedalieri in Italia e oltre duemila in Campania. La giornata di sensibilizazione in Campania si e’ concentrata sull’uso improprio di professionalità per fronteggiare l’alto numero di ricoveri e per ricordare che i medici non sono martiri da mandare al macello.

“Dal 16 ottobre negli ospedali campani è in atto una riconversione selvaggia. Penso a oculisti che seguono i pazienti in terapia subintensiva, neurologi o ortopedici che curano chi e’ affetto da polmonite bilaterale. Questo accade in tutti gli ospedali. Nessun medico si tira indietro, ma devono tutelarsi per le possibili denunce dai pazienti che arriveranno”, spiega Piero Di Silverio, vice segretario regionale del sindacato dei medici.

Anaao Assomed territoriale ha preparato dei moduli di diffida precompilati e da completare con i propri dati personali perché i medici possano avere le giuste tutele.

La richiesta, si legge nella diffida, e’ “di essere impiegato esclusivamente in servizi disciplinarmente equipollenti od omogenei rispetto al mio profilo di appartenenza. Con avviso che in difetto, sarò costretto a intraprendere le opportune iniziative legali a tutela dei miei diritti. Non potendo sottrarmi alla disposizione di servizio, declino sin da ora qualsiasi responsabilità che dovesse derivare dall’esecuzione delle suddette prestazioni richiestemi in violazione di norme di legge e di contratto, con espressa richiesta di essere manlevato da qualsiasi conseguenza risarcitoria”.

“Il mio e’ un appello a tutela di medici che non hanno specificità. Non si sottraggono, ma dobbiamo protezione all’utenza che avrebbe diritto a uno specialista formato per il Covid e ai colleghi che vanno a fare un lavoro diverso. C’e’ un diritto alla salute attenuato per il paziente Covid e anche per quello non Covid, per il quale ora l’assistenza e’ sospesa”, sottolinea Enzo Bencivenga, segretario regionale Anaoo Assomed.

A esemplificare e’ Rosa Carrano, nefrologa e segretario del sindacato nell’azienda ospedaliera universitaria dell’ateneo Federico II: “Non si possono trascurare i pazienti fragili. E’ un problema da valutare in questo momento. La Regione deve comprendere che non esiste solo il Covid ma bisogna garantire diritto alla salute di tutti. Io effettuo trapianti di rene, e ora dobbiamo seguire il follow up dell’intervento in telemedicina”.

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