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Leonardo di Pomigliano, operai chiedono più sicurezza

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Rostan (IV): Luoghi di lavoro non si trasformino in focolai

Napoli. “Sono vicina ai lavoratori Leonardo di Pomigliano d’Arco che giustamente hanno chiesto la sospensione delle attività del sito produttivo fino al 25 marzo e la messa in quarantena dei reparti dove si sono registrate gravi carenze nell’adozione di misure di messa in sicurezza e di prevenzione per il pericolo di contagio #Covid19. La diffusione del virus va fermata ad ogni costo ed è fondamentale che si ponga la massima attenzione proprio nei luoghi di lavoro che possono diventare nuovi pericolosissimi focolai. Quanto previsto nell’ultimo Dpcm in materia di attività industriali che restano aperte non dà adito ad interpretazioni di sorta. Bisogna operare in piena e totale sicurezza! Chiederò che venga subito verificato quanto denunciato dalle sigle sindacali circa la mancanza dei più elementari dispositivi di protezione individuale sia per i lavoratori interni all’azienda che per quelli dell’indotto. La battaglia contro il coronavirus si vince con la prevenzione e la responsabilità. Rivolgo un appello a tutti coloro che hanno incarichi direttivi affinchè anche nello stabilimento Leonardo di Pomigliano questi due principi non vengano in alcun modo disattesi e affinchè si tenga presente del prezioso apporto che stanno offrendo i lavoratori con contratti interinali a termine nei confronti dei quali auspico una riconferma fino a cessata emergenza”. Queste le parole della vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, sul braccio di ferro in atto nell’insediamento industriale alle porte di Napoli.

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