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Napoli: San Gennaro il prodigio si ripete. L’omelia dell’arcivescovo: “Che i governanti servano la comunità con onesta” 

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Ph. Fabio Sasso/ F.P.A.
Ph. Fabio Sasso/ F.P.A.

Il monito di Don Mimmo Battaglia ai politici dinanzi a un costo della vita sempre più insostenibile

Anche quest’anno, il prodigio non si e’ fatto attendere, il sangue si e’ sciolto alle 9,27. A darne notizia, l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia che ha prelevato l’ampolla con il sangue del Santo dalla Cappella del Tesoro insieme con l’abate monsignor Vincenzo de Gregorio e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, come presidente della Deputazione di San Gennaro.

All’annuncio della liquefazione del sangue, e’ seguito un lungo applauso dei tantissimi fedeli presenti, che sono tornati ad affollare la cattedrale dopo due anni di restrizioni per le norme anti Covid. Un miracolo atteso sempre con grande partecipazione da tutta la città nel giorno della celebrazione della festività del suo Santo Patrono.

Il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro avviene tre volte l’anno: il 19 settembre, data in cui fu decapitato il martire nel 305 d.C); il 16 dicembre, nell’anniversario di una terribile eruzione del Vesuvio del 1631 arrestata (secondo la credenza popolare avvenuta per intercessione del Santo); e la prima domenica di maggio, in ricordo della traslazione delle spoglie mortali da Pozzuoli alle catacombe di Capodimonte.

Alle celebrazioni hanno partecipato, oltre al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in qualità di presidente della Deputazione di San Gennaro, anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro della Cultura, Dario Franceschini e il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato.

Durante l’omelia, Don Mimmo Battaglia ha fatto un appello ai politici e governanti:”Prega Gennaro, per l’Italia intera, per le tante famiglie attonite dinanzi a un costo della vita sempre più insostenibile e suscita nel cuore dei governanti e dei legislatori, a qualsiasi parte appartengano, il desiderio autentico di servire la comunità con onestà e senza privilegi, mettendo il bene degli ultimi al primo posto, cosicché nessuno resti fuori dalla possibilità di una vita dignitosa”.

“Prega Gennaro – ha proseguito don Mimmo Battaglia – per l’Europa intera e per il mondo, afflitto da una guerra mondiale a pezzi, come dice il nostro Papa Francesco, fatta di tante guerre note e meno note, alcune combattute con le armi, e altre attraverso la spietatezza di un’economia senza cuore: la testimonianza evangelica del tuo amore non violento e l’offerta pacifica della tua vita ci insegnino che è possibile scommettere sulla pace, che è possibile un mondo senza violenza, che è possibile trasformare il male in bene”.

L’arcivescovo ha poi sottolineato che ”questa celebrazione non e’ oracolo da consultare” ma “ciò che importa davvero è l’impegno quotidiano a scommettere sull’amore, a sciogliere i grumi dell’egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell’amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, fino all’ultimo capillare, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita!”, ha concluso Battaglia.

 

 

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