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Quante volte riutilizziamo una bottiglia di plastica?

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Con la bella stagione arriva il caldo e, quando le temperature si innalzano, non c’è nulla di più salutare che bere più acqua del solito. Idratarsi fa sempre davvero un gran bene al nostro corpo, non smettono mai di rammentarci i medici. Eppure c’è un’abitudine che molte persone hanno, apparentemente innocua e anche addirittura molto utile, che si scopre invece non essere propriamente delle migliori. Parliamo della consuetudine di usare più volte la stessa bottiglia di plastica. La si riempie magari con l’acqua del rubinetto o di una fontana e si è contenti di aver da un lato risparmiato qualche soldo e dall’altro limitato il consumo di altro materiale plastico che in qualità di rifiuto è uno degli acerrimi nemici dell’ambiente.

Eppure la situazione sarebbe diversa da come si è soliti immaginarla. Per un periodo sul web è addirittura impazzata la notizia secondo cui riutilizzando le bottiglie si corresse il rischio di bere acqua contaminata da una nociva molecola rilasciata dopo un po’ dalla plastica. Sotto accusa sarebbe nello specifico il BPA – o bisfenolo-A –, componente chimica oggetto di molte polemiche negli USA e già esclusa dalla produzione dei biberon in Europa perché responsabile di infertilità in entrambi i sessi, di potenziali tumori al seno o alla prostata. È la ragione per cui molte aziende di produzione sono corse ai ripari promuovendo il commercio di prodotti che fossero “BPA free”: una sorta di “olio di palma” dei recipienti rigidi in plastica. In effetti gli esperti del settore ammettono che non si tratti di una bufala e che il pericolo sia tutt’altro che improbabile. Del resto se una bottiglia è stata realizzata per essere monouso, bisogna aspettarsi che nel tempo le sue caratteristiche possano alterarsi. Solo che non c’è bisogno di ingigantire la faccenda con allarmismi eccessivi.

Altro rischio infine che si corre è che nelle bottiglie di plastica si annidino dei microbi che andremmo poi a ingerire bevendo. Le bottiglie in questione sono infatti difficili da lavare e risciacquare. Non basta l’acqua calda per sterilizzarle come con il vetro. Anzi, l’acqua calda potrebbe intaccarne invisibilmente la natura chimica. Per questo si consiglia sempre l’uso di bottiglie in vetro. E per portare l’acqua in borsa? Non sarebbe assolutamente comodo il vetro. Allora si può tranquillamente ripiegare su delle borracce realizzate appositamente per non essere monouso e che a casa si è sicuri di poter aprire per lavarle al meglio.

Di Valentina Mazzella

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