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Whirlpool: Giorgetti ottiene stop licenziamenti fino a metà ottobre per valutare progetto di reindustrializzazione

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Ph. Fabio Sasso/ F.P.A.

Invitalia ha presentato proposta di riconversione industriale del sito napoletano con un consorzio di imprese specializzate in ambiti industriali differenti e un investimento di 87 milioni

Il tavolo al Mise, sulla vertenza Whirlpool, presieduto dal ministro Giorgetti e dal viceministro Todde, si e’ concluso con la sospensione della procedura di licenziamento fino a metà ottobre, per valutare la proposta presentata da Invitalia per il rilancio del sito di Napoli. “Lo sforzo del governo e’ trovare una prospettiva seria – ha detto Giorgetti – di riconversione industriale. Val la pena approfondire questo progetto. Ringrazio l’azienda e i sindacati per la disponibilita’ ad esaminare il percorso presentato oggi”.

Il ministro aveva infatti chiesto all’azienda, nel corso della riunione, di favorire la possibilità di approfondire il dossier che ha sottolineato essere “complesso e ambizioso. I consorzianti sono persone serie e da parte di tutti e’ doveroso verificare che il progetto possa camminare sulle proprie gambe”. E’ stata concordata la definizione di un calendario di confronti tecnici per i prossimi giorni.

“Il piano, secondo Invitalia, e’ stato elaborato sulle direttrici di sviluppo tracciate con il Pnrr e punta sulla costituzione di un polo della mobilita’ sostenibile, a partire dalle filiere già presenti in Campania dell’auto e del trasporto su rotaia”, hanno spiegato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici, e Antonello Accurso, segretario della Uilm Campania.

Invitalia ha precisato che sta lavorando a costituire un consorzio di imprese specializzate in ambiti industriali differenti e sono stati individuati i primi aderenti, con 5 iniziative e 87 milioni di investimento stimati: produzione e assemblaggio di sedili per automotive, ferroviario e navale; impianto pilota per l’industrializzazione di fuel cell per la mobilita’; sviluppo di progetti per l’evoluzione tecnologica delle PMI della filiera della mobilita’; servizi di ingegneria per la mobilita’; testing di materiali specificamente per l’auto motive e per il ferroviario

“Come sindacato – concludono Ficco e Accurso -chiediamo preliminarmente di conoscere il nome degli imprenditori coinvolti, prima di esprimere qualsiasi giudizio. E’ difatti essenziale che si tratti di imprenditori veri, di industriali, che abbiano credibilità, capitali e conoscenza del settore. Poi naturalmente dovremo approfondire i modi e i tempi di avvio del progetto, nonché le modalità di assunzione di tutti i lavoratori”.

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