Home Cronaca Whirlpool: le tute blu incontrano Draghi a Santa Maria Capua Vetere

Whirlpool: le tute blu incontrano Draghi a Santa Maria Capua Vetere

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Ph. Fabio Sasso/F.P.A.

Draghi dalla parte dei lavoratori: “Comportamento dell’azienda indecoroso”

Nel pomeriggio una folta delegazione di operai della Whirlpool, dopo aver avuto l’annuncio dell’avvio della procedura di licenziamento dai vertici della multinazionale, hanno  manifestato all’esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove il presidente il Premier Mario Draghi e il ministro della Giustizia Marta Cartabia si sono recati in visita dopo l’inchiesta per le presunte violenze sui detenuti.

L’azienda infatti oggi ha annunciato che procederà con il licenziamento collettivo per i circa 350 dipendenti dello stabilimento di via Argine a Napoli, senza attendere le tredici settimane di cig disponibili.

In centinaia si sono radunati nel vasto parcheggio del penitenziario decisi a incontrare il premier e poi si sono  riversati nella strada che costeggia il carcere ‘Franco Uccella’, bloccando la circolazione e intonando l’ inno d’Italia e poi ‘Bella Ciao’dove agenti di polizia in tenuta antisommossa, hanno cercato contenerli. Dopo una mediazione con le autorità, una delegazione di lavoratori hanno incontrato il premier.

“Ci ha detto che è dalla parte dei lavoratori, che il comportamento dell’azienda è stato indecoroso e che si farà carico di trovare una soluzione. Noi gli abbiamo detto che bisogna ritirare la procedura di licenziamento perché non si può ragionare con una pistola puntata”, hanno sottolineato gli operai guidati da Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli, Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania e Raffaele Apetino, Segretario generale Fim-Cisl Campania.

“Ci ha detto che è stato un incontro molto utile, verificheremo se utilizzerà la sua autorevolezza per trovare una vera soluzione industriale per questa vertenza che va avanti da due anni. Draghi ci ha garantito – aggiungono – che già in serata avrebbe provato a interloquire con l’azienda e con il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, sulla sospensione della procedura. E’ il terzo presidente che abbiamo incontrato e tutti ci hanno detto le stesse cose. Dopo 24 mesi per noi c’è bisogno di concretezza”. I lavoratori attenderanno adesso le prossime mosse del governo: senza una soluzione concreta, sarà una stagione molto calda, hanno annunciato, per la piazza di Napoli.

Da Landini, segretario generale della Cgil, arriva pieno sostegno alle tute blu:”Chiediamo al Governo – ha detto  Landini- di convocare urgentemente la cabina di regia a Palazzo Chigi e a Confindustria di assumersi le proprie responsabilità per far rispettare gli impegni assunti”. “I licenziamenti vanno respinti conclude il segretario generale della Cgil- e siamo pronti a sostenere tutte le iniziative di mobilitazione già decise e a mettere in campo, insieme a Cisl e Uil, tutto quanto sarà necessario per far ritirare i licenziamenti, difendere il lavoro e non lasciare sola nessuna lavoratrice e nessun lavoratore”.

“La logica da Far West delle multinazionali –continua-  Whirlpool dopo una settimana di “riflessione”, anziché ricorrere alle tredici settimane di cig disponibili, ha scelto di avviare la procedura di licenziamento collettivo per i circa 350 dipendenti dello stabilimento di via Argine a Napoli”.

“Nel giro di pochi giorni – sottolinea il leader della Cgil- è la terza multinazionale, associata a Confindustria, che invece di rispettare l’impegno sottoscritto a Palazzo Chigi e utilizzare gli ammortizzatori sociali gratuiti, scarica sui lavoratori e sul Paese la scelta di delocalizzare le produzioni fuori dall’Italia, senza che ci siano ragioni di calo della domanda o dovute alla crisi del mercato, ma solo per pure logiche finanziarie e di profitto”.

 

 

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