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"Napoli – juve, Napoli gode"

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Napoli – A due giorni dalla partita Napoli-Juventus, che ha visto gli azzurri di Sarri battere per 2-1 la Vecchia Signora,  l’aria che si respira a Castel Volturno è tutt’altra. Non solo si è battuti i campioni d’Italia e i vice-campioni d’Europa, il Napoli ha sconfitto tutti i fantasmi di un inizio stagione non impeccabile. E’ vero, la ‘manita’ arrecata al Club Brugge in Europa e alla Lazio in campionato aveva riportato un po’ di fiducia nell’ambiente, ma non aveva ancora convinto i più scettici, i non estimatori di quel mister che sembrava troppo poco adatto ad una piazza così esigente come quella napoletana. La squadra ha dimostrato invece, con una prestazione superlativa, di avere una trama di gioco ben precisa e il copione è stato recitato alla grande dai singoli: stupefacenti le giocate di Hisaj, Jorginho, Allan, Hamsik, Callejon e Higuain. Il San Paolo, che sabato notte si è vestito con l’abito delle grandi occasioni, ha applaudito e incitato la squadra fino al fischio finale, accompagnando ogni giocata e fischiando qualsiasi possesso palla dei bianconeri. C’era fame di vittoria e rivincita, e i 50.000 di Fuorigrotta sono stati realmente il dodicesimo uomo in campo. Maracanà-San Paolo: come in Brasile anche i distinti, all’entrata delle squadre in campo, hanno scelto la coreografia con rotoli di carta lanciati a ridosso del campo. Atmosfera suggestiva accompagnata da un unico urlo all’unisono: DEVI VINCERE! E hanno vinto. Apoteosi, gioia infinita al fischio finale. La squadra tutta si è recata sotto le curve per festeggiare insieme ai tifosi che intonavano il classico coro-sfottò “Chi non salta Juventino è”, al quale hanno partecipato anche Hamsik e compagni. Tutto perfetto! Azzardato sarebbe pensare ora come ora ad un Napoli classificato primo a fine stagione. Ma non sono pochi quelli che ci credono. D’altronde sono 6 le partite giocate, e 6 i punti che mancano alla vetta, complice la sconfitta subita dall’Inter a San Siro contro la Fiorentina. E’ vero, l’Inter non gioca in Europa, ma il Napoli con questo organico può davvero arrivare in fondo. La città ci crede, i tifosi sperano che nell’anno in cui il campionato non sembra aver ancora trovato un padrone, possa essere il Napoli stesso ad anticipare tutti, a rubare la scena e a riportare il Tricolore a casa, dopo lunghi 25 anni. Allora testa al Legia Varsavia, trasferta di Europa League in Polonia, dove Sarri ha annunciato un cospicuo turn-over. Saranno infatti 5 o 6 le pedine che cambierà rispetto alla sfida con la Juventus. E poi tutti a San Siro, per la settima giornata di Seria A, è ora, dopo lo scacco alla Signora, di tirare anche la coda al Diavolo rosso-nero! Balotelli e compagni sono avvisati!

di Luciano Grimaldi

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